18 tháng 7, 2014

COMUNICATO CONGIUNTO DELLE COMUNITÀ VIETNAMITA E FILIPPINA IN ITALIA PER PROTESTARE CONTRO IL GOVERNO CINESE

Per sottoscrivere il comunicato ed aderire alla nostra iniziativa di protesta si può fare uno dei seguenti modi:
  • Accedere ai siti seguenti e compilare online la scheda di adesione:
             Scheda in Italiano       -       Scheda in Inglese       -       Scheda in Vietnamita


          

 La Cina ora, dopo tre decenni di accumulazione e rafforzamento delle forze economico-finanziaria e militare, sta adottando delle politiche espansionistiche nella regione Sud-Est Asia-Pacifico con l'ambizione di impadronirsi di tutto il continente asiatico, per poi utilizzare l’Asia come un trampolino di lancio per portare avanti il sogno dell'egemonia del mondo.
 
Le politiche espansionistiche del governo cinese vengono attuate in varie forme: sfruttando le esportazioni come leva per accumulare valuta estera, e con tale valuta a disposizione la Cina ha penetrato i mercati finanziari mondiali ampliando  investimenti o addirittura appropriando le strutture finanziarie oppure gli impianti di economia produttiva di molti paesi industrializzati nel mondo, dall’Europa all’America, dall’Asia all’Africa, da Est ad Ovest, con l'obiettivo di manovrare, oppure per lo meno condizionare, tutto il  mondo economico-finanziario in senso favorevole alla Cina.

Inoltre, in questi ultimi decenni la Cina ha incrementato notevolmente gli investimenti per la difesa, con l’obiettivo di rinnovare e modernizzare il suo esercito in tutti i settori: terra, mare, cielo … e anche nel mondo del cyberspazio.

Soprattutto dal punto di vista militare, le forze militari cinesi stanno intensificando le attività di provocazioni, di aggressioni e di occupazioni illecite delle acque territoriali e dello spazio aereo dei vari paesi nella regione Sud-Est Asia-Pacifico, per esempio, l’invasione delle scogliere Scarborough delle Filippine (Aprile/2012), oppure la definizione della “zona di identificazione della difesa aerea” (ADIZ) sulle isole Senkaku del Giappone (Novembre/2013), l’invasione dell’arcipelago Paracel (1974) e parti dell’arcipelago Spratly (1988) del Vietnam, e più recentemente, dall’inizio del Maggio scorso la Cina ha palesemente e illegalmente posizionato la piattaforma off-shore di trivellazione “Haiyang Shiyou 981” proprio  nella zona economica esclusiva (EEZ) del Vietnam, ignorando quindi tutte le norme di diritto internazionale generale ... E’ facile capire che tutte queste attività di provocazioni, di aggressioni e di invasioni illecite del governo di Pechino hanno lo scopo di affermare forzatamente il desiderio di occupare tutta la zona marittima del Sud-Est Asia-Pacifico definita come l’operazione di “Linea a forma di U di 10 segmenti” (The ten-dotted U-shape line) che copre un’area di acque territoriali dichiarata sovrana della Cina che estende dalle coste del sud della Cina fino alle zone marittime di Malesia ed Indonesia.

Tutto ciò che sta portando avanti la Cina nella zona del Sud-Est asiatico non solo ha gravemente violato la sovranità, diritti sovrani e la giurisdizione dei paesi nella zona, ma ha anche compromesso seriamente la pace, la stabilità e la sicurezza della regione, in violazione dei diritti internazionali, in particolare la “Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982” (UNCLOS) e la “Dichiarazionesulla condotta delle parti Mar Cinese Meridionale” (DOC), firmato tra la Cina e l'ASEAN nel 2002, aumentando il rischio di un conflitto armato.
Nella storia dell’umanità, ci sono state atroci guerre, piene di dolori umani e di distruzioni, e alla fine abbiamo capito che le guerre non abbiano portato alcun beneficio ai nostri paesi, né agli altri paesi, e tanto meno al mondo. 

La guerra non è mai stata e non sarà mai la soluzione ai conflitti. I popoli vietnamita e filippino sono popoli amanti della pace  e credono anche che lo sia la stragrande maggioranza del popolo cinese. Molti paesi e organizzazioni di tutto il mondo hanno condannato le aggressioni e le azioni illecite della Cina, addirittura molti cinesi hanno espresso il loro parere contrario agli atti del governo cinese. Tutti i popoli di tutti e tre paesi devono unirsi e contrastare qualsiasi conflitto, attacco o aggressione che possa potenzialmente far esplodere una guerra ingiusta, istituendo la stabilità e sicurezza nella regione.


Insieme al popolo italiano, i popoli vietnamita e filippino fanno quindi questo appello per:

  1. Denunciare tutte le attività di provocazioni, di aggressione e di violazione territoriale del governo cinese ai paesi nella regione.
  2. Chiedere al governo cinese di porre fine immediatamente a tutte le attività di provocazioni, di aggressione e di violazione, di rispettare i diritti internazionali, la “Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982” (UNCLOS), e seguire scrupolosamente la “Dichiarazione sulla condotta delle parti Mar Cinese Meridionale” (DOC) firmato nel 2002.
  3. Chiedere al governo cinese di fermare immediatamente tutte le operazioni di costruzioni sulle isole occupate illegalmente e di risarcire i danni causati al Vietnam e alle Filippine.
  4. Chiedere al governo cinese di adottare tutte le moderazioni ed evitare azioni che possano minare la pace e la stabilità nella regione; e di risolvere le controversie con mezzi pacifici, senza usare o minacciare di usare la forza.


Roma, il 18 Luglio 2014

ASVI – Associazione degli Studenti Vietnamiti in Italia

ENFiD – European Network of Filipino Diaspora

BANTAY WEST PHILIPINES SEA


 Le organizzazioni che hanno aderito all’iniziativa

  • FEDERFIL-ITALY – Federation of Filipino Communities and Associations in Rome, Italy
  • TaskForce – OFW – Alleanza Filippina in Italia
  • San Filippo Apostolo Filippino Community – Grottarossa, Roma, Italia
  • Guardians Philippines International – Anti Crime
  • Umangat Migrante, Rome, Italy
  • Pinoy Radio Italia – Channel Philippines Network


Per sottoscrivere il comunicato ed aderire alla nostra iniziativa di protesta si può fare uno dei seguenti modi:
  1. Inviare un email con: Nome e Cognome, Professione, Nazionalità, Città e Paese di residenza all’indirizzo comunicatocontrocina@gmail.com
  2. Accedere ai siti seguenti e compilare online la scheda di adesione:
Scheda in Italiano       -       Scheda in Inglese       -       Scheda in Vietnamita


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